Vocabolarietto
Alcol (in moderazione)
Si intende la pratica di consumare bevande alcoliche, preferibilmente vino o birra, in maniera moderata e preferibilmente durante i pasti principali. La letteratura scientifica quantifica questo stile di vita in un massimo di due bicchieri da vino al giorno per le donne e quattro per gli uomini.
Antiossidanti
Sostanze chimiche capaci di rallentare o prevenire la produzione di radicali liberi, che danneggiano le cellule. Molti prodotti della dieta mediterranea, come frutta, verdura e vino rosso, sono ricchi in sostanze antiossidanti. È ancora incerto se integratori a base di antiossidanti esercitino lo stesso effetto protettivo dei prodotti della dieta mediterranea.
Binge drinking
Comportamento prevalente nel mondo anglosassone che consiste nel bere alcol ripetutamente in modo compulsivo. Un’attitudine particolarmente diffusa tra i giovani e nociva per la salute.
Dieta mediterranea
Alimentazione tipica dell’area mediterranea caratterizzata (con piccole differenze geografiche) da un elevato consumo di frutta, verdura, cereali, legumi, nocciole, olio d’oliva e pesce, ridotta assunzione di carne rossa, insaccati e formaggi stagionati e un consumo di alcol (in particolare vino) in moderazione, durante i pasti.
Epidemiologia
In medicina indica la disciplina che si occupa di come determinati fenomeni si distribuiscano all’interno di una popolazione e che impatto possano avere su di essa.
Fattori di rischio/protezione
Un fattore di rischio (o di protezione) è una condizione congenita o acquisita che risulta statisticamente associata (dissociata) a una malattia o ad un evento clinico dei quali può favorire (ostacolare) lo sviluppo o accelerare (rallentare) il decorso. Un fattore di rischio non è causa diretta di una determinata condizione clinica o della sua prevenzione (la sua assenza non esclude la comparsa o l’assenza della malattia), ma aumenta o diminuisce notevolmente il rischio di malattia. Il fattore di rischio/protezione può essere legato al comportamento, o essere una caratteristica genetica, un’esposizione ambientale o uno stile di vita. I fattori di rischio o protezione si distinguono in non modificabili (età, sesso, fattori genetici) e modificabili ( come ad esempio l’alimentazione).
Hazard ratio/Odds ratio
Termini per indicare il rischio relativo in studi epidemiologici di tipo prospettico (Hazard ratio) o retrospettivo (Odds ratio). In pratica, quantifica il rischio o la protezione di uno o più livelli di un fattore di rischio rispetto ad un livello scelto come riferimento. Valori di questi parametri superiori a uno misurano il rischio di sviluppare la patologia in studio, mentre valori inferiori all’unità la protezione.
Piramide della dieta mediterranea
Rappresentazione grafica che riassume i principi base della dieta mediterranea. Gli alimenti posti alla base della piramide sono quelli da consumare maggiormente e con più frequenza, al contrario di quei prodotti che si trovano nelle zone più alte, fino ad arrivare al vertice, in cui si trovano i cibi da preferire sporadicamente e stando attenti alle quantità. L’ultima versione della piramide è quella elaborata per l’Italia dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) nel novembre del 2009.
Progetto Moli-sani
È uno studio di popolazione che tra il 2005 e il 2010 ha “arruolato” un gruppo (coorte) di circa 25.000 persone (dai 35 anni in su) residenti nella regione Molise. I partecipanti sono stati selezionati a caso dai registri comunali, con l’obiettivo di valutare i fattori di rischio/protezione delle malattie cardiovascolari e dei tumori, in relazione al patrimonio genetico e agli stili di vita. Lo studio ha realizzato una banca dati riguardante numerosissime informazioni sullo stato di salute/malattia, l’uso di farmaci, le abitudini alimentari ecc., e una banca biologica contenente campioni di sangue, urine e DNA di tutti i partecipanti dello studio. È in corso il “follow up” della coorte, che fa di Moli-sani uno degli studi osservazionali prospettici più importanti del mondo.
Western Diet
Modello alimentare molto diffuso nei Paesi occidentali, soprattutto in quelli di origine anglosassone, che prevede un largo consumo di carne rossa, insaccati, farine raffinate, cibi ricchi di zucchero e grassi, e ricorso frequente a prodotti da fast-food. Questo modello alimentare occidentale non prevede un’assunzione sufficiente di verdura e frutta, quest’ultima assunta prevalentemente sotto forma di succhi e quindi anche di zuccheri semplici.